Riapre lo sportello, gestito da Invitalia e promosso dal Ministero della Cultura, per richiedere un contributo a fondo perduto fino ad un massimo di 25.000 €, per tutte le spese correnti sostenute dall’azienda o dall’associazione a partire da una certa data (23/07/2020).
L’agevolazione si richiede attraverso lo sportello di Invitalia, tramite domanda telematica a partire dal 07 Novembre 2022 ore 10:00, per cui conterà l’ordine cronologico di presentazione delle istanze fino ad esaurimento dei fondi. La dotazione finanziaria è 30 mln di euro e la domanda può essere presentata una sola volta.
Cultura crea plus, come già avvenuto nella ‘prima edizione’ datata Aprile 2021, rappresenta un’agevolazione per le aziende e le associazioni che operano nei settori della cultura, turismo e creatività. L’obiettivo è sostenere tali soggetti che, a seguito dall’emergenza Covid, hanno subito un danno da esso e hanno la necessità di ripristinare il proprio capitale circolante. Tra i presupposti, oltre al codice ateco, vi deve essere anche la riduzione di fatturato effettiva o potenziale (bisogna infatti dichiararlo all’interno della domanda). Non verrà quindi effettuato nessun calcolo percentuale.
Le società o le associazioni devono essere costituite alla data del 1° Gennaio 2020 e iscritte al Registro delle Imprese (per gli enti del Terzo settore si fa riferimento all’iscrizione presso il RUNTS), con l’attivazione in Camera di Commercio entro il 31/12/2020. Gli enti e le imprese, per essere ammesse all’agevolazione, devono svolgere un’attività economica riconducibile all’elenco dei codice ateco (Allegato 1 – 2 – 3 che si allega al presente articolo). Inoltre, bisogna avere una sede in una delle seguenti regioni: Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia. Per le imprese costituite da oltre 36 mesi e per i soggetti del terzo settore, la sede deve essere situata in uno dei comuni ricadenti nelle “aree di attrazione”, cosi come indicato nell’Allegato 4. Sono esclusi i consorzi e le ditte individuali.
Tra le spese ammissibili troviamo tutte quelle rientranti nella categoria “capitale circolante” (al netto dell’IVA), tra cui: materie prime o di consumo, merce, utenze della sede, canone di locazione della sede, prestazione di servizi (anche spese pubblicitarie) e prestazioni professionali, purché siano connesse all’attività produttiva, costo del lavoro dipendente (fa fede la data del cedolino), spese assicurative etc. Devono essere state sostenute successivamente al 23/07/2020 (data della fattura). Le spese devono essere sostenute e successivamente quietanzate.