E’ stato stabilito dall’articolo 13 della Legge 9 novembre 2021, n. 156 un doppio ampliamento dei soggetti beneficiari della misura “Resto al Sud”. Il primo ampliamento riguarda un nuovo settore di applicazione, cioè rivolto alle attività commerciali (finora escluse) consentendo così un’importante estensione dei soggetti beneficiari all’agevolazione, com’era già accaduto con i liberi professionisti e con l’aumento del limite d’età (prima passato a 45 anni poi definitivo a 55 anni). Il secondo invece è inerente ai confini geografici di applicazione, infatti verranno adesso incluse anche le isole minori del Centro-Sud, in particolare sono state incluse le isole marine quali:
• Campo nell’Elba
• Capoliveri
• Capraia
• Giglio
• Marciana
• Marciana Marina
• Ponza
• Porto Azzurro
• Portoferraio
• Portovenere
• Rio
• Ventotene
Per semplicità si rimanda agli articoli pubblicati in passato:
– I articolo – Misura appena introdotta
– II articolo – Ampliamento a 46 anni e per i professionisti
– III articolo – Chiarimenti e report 2019
– IV articolo – Ampliamento agevolazioni
– V articolo – Agevolazioni Regione Sicilia
Sinteticamente si riporta il riepilogo delle principali caratteristiche, ad oggi in vigore: Resto al Sud copre fino al 100 % delle spese, con un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni richiedente, che può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci. E per le imprese in forma individuale, il finanziamento massimo di 60.000 euro. In più a supporto del fabbisogno di circolante, è previsto un ulteriore contributo a fondo perduto di 15.000 euro per le ditte individuali e le attività professionali, fino a un massimo di 40.000 euro per le società.
Le spese ammissibili alle agevolazioni di Resto al Sud riguardano: l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, le ristrutturazioni o manutenzione di immobili, i programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione ed infine le spese di gestione massimo 20% del programma di spesa. Nota bene, anche per il settore appena introdotto del commercio, le categorie di spesa sono confermate (Es. vi è da rispettare per spese per l’acquisto della merce sempre il limite del 20 % di plafond).
Non sono ammissibili, invece, le spese di progettazione e promozione, le spese per le consulenze e per il personale dipendente.
Le agevolazioni coprono il 100 % delle spese ammissibili, divise per il 50 % di contributo a fondo perduto ed il restante 50 % di finanziamento a tasso zero da parte di un Istituto Bancario garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI.
Di seguito si riporta un breve report 2021 che sintetizza i numeri raggiunti da una delle misure principali di Invitalia:
– Ad oggi presentate circa 29.000 istanze per un ammontare di circa 2 miliardi di euro;
– Delle istanze presentante circa 10.500 sono i progetti approvati, con una ricaduta occupazionale di circa 39.000 lavoratori
– La percentuale di ammissione si attesta intorno al 40 % (quindi 4 istanze su 10 passano, 6 vengono rigettate)
– Tempi d’istruttoria diminuiti grazie al potenziamento dei team valutativi